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Adipogenico: favorisce l’accumulo dei grassi, quindi l’estendersi dei tessuti adiposi, spesso per apporto di liquidi.

Afrodisiaco: accresce la potenza o il desiderio sessuale; nessuna pianta è realmente afrodisiaca.

Alcolato:  un liquido incolore che si ottiene facendo, prima, macerare piante fresche nell’alcol e, successivamente, distillando. L’acqua di melissa delle Carmelitane è un alcolato stomachico e antispasmodico.

Alcolaturo: un liquido colorato ottenuto con la macerazione di piante fresche nell’alcol. L’alcolaturo preparato con le foglie assume un colore verde, quello che si prepara con le radici è di colore bruno. Gli enzimi presenti sono attivi, perciò gli alcolaturi sono di difficile conservazione e devono essere utilizzati al più presto. Si preferiscono agli alcola­ti quando i principi attivi della pianta si alterano col calore della distillazione.

Allergizzante: dotato della proprietà di provocare nell’uomo reazioni allergiche, più o meno violente.

Amaro: stimola l’appetito e attiva le funzioni gastriche. Gli amari, o le piante amare, sono anche aperitivi e tonici, spesso febbrifughi. Il loro nome è dovu­to al loro gusto.

Analettico: v. Stimolante

Analgesico: allevia e/o fa diminuire il dolore.

Anestetico: elimina la sensibilità. La sua azione può essere locale o generale, in quest’ultimo caso anche la coscienza viene diminuita e, perfino, annullata.

Antalgico: combatte il dolore, sia a livel­lo dell’organo dolorante, sia a livello del sistema nervoso centrale.

Antianemico: combatte l’anemia con l’apporto di vitamine e di minerali (fer­ro) che aiutano il sangue a ricostituire i globuli rossi.

Anticefalalgico:  possiede proprietà sedative che alleviano specialmente i mali di testa.

Antidiabetico: v. Ipoglicemizzante

Antidiarroico: combatte la diarrea per mezzo sia di azioni astringenti, assor­benti e disinfettanti, sia sedative dell’in­testino.

Antielmintico: v. Vermifugo

Antiemetico: previene o reprime il vomito di origine nervosa.

Antiemorragico: ferma l’emorragia fa­vorendo sia la chiusura dei vasi capillari sia la coagulazione del sangue.

Antiflogistico: riduce le infiammazioni opponendosi alle reazioni naturali del­l’organismo.

Antigottoso: combatte la gotta, sia ral­lentando la formazione dell’acido urico, sia abbassando il tasso di acido urico nel sangue.

Antilatteo: v. Galattofugo

Antilitiasico: ostacola la formazione dei calcoli nelle vie biliari o urinarie, o con­tribuisce a dissolverli.

Antinevralgico: combatte i dolori loca­lizzati sul percorso dei nervi sensitivi. Vi sono antinevralgici specifici, come l’es­senza di garofano che, applicata ester­namente, allevia i dolori dentari.

Antinfettivo: v. Antisettico

Antinfiammatorio:v. Antiflogistico

Antiparassitario:distrugge tutti i paras­siti (insetti, acari, vermi).

Antipiretico: combatte la febbre o ne previene gli accessi.

Antiscorbutico: combatte lo scorbuto apportando vitamine, in particolare la vitamina C.

Antisettico: uccide i microbi o ne impe­disce lo sviluppo, evitando il contagio: serve a disinfettare le ferite e certi orga­ni. L’eucalipto e il pino sono antisettici delle vie respiratorie.

Antispasmodico: v. Spasmolitico

Antisudorifero: diminuisce la secrezio­ne del sudore.

Antitosse: v. Bechico

Antiulcera: migliora le condizioni delle ulcere del sistema digerente, sia abbas­sando il tasso di acidità, sia proteggendo le mucose.

Aperitivo: contiene principi amari che stimolano l’appetito e predispongono le operazioni digestive.

Aromatico: contiene oli essenziali mol­to profumati. Le piante aromatiche sono toniche e stimolanti, talvolta stomachiche.

Assorbente: come uso interno, assorbe liquidi e gas dall’apparato digerente; come uso esterno, essicca le piaghe.

Astringente: restringe e contrae i tessu­ti, i capillari, gli orifizi, e diminuisce le secrezioni delle mucose. Le piante astringenti sono spesso antiemorragiche e talvolta provocano stitichezza.

Balsamico: contiene balsami emollienti per le vie respiratorie.

Battericida: v. Antisettico

Bechico: calma la tosse e le irritazioni della faringe.

Callifugo: applicato esternamente, per­mette il riassorbimento dei calli.

Calmante: v. Sedativo

Cardiotonico: rinforza, rallenta e rego­larizza i battiti del cuore.

Carminativo: favorisce l’espulsione dei gas intestinali. Le piante carminative sono molto spesso anche stimolanti e aromatiche.

Cicatrizzante: aiuta la cicatrizzazione delle ferite e delle piaghe e la guarigione delle contusioni.

Colagogo: contrae la vescichetta biliare; permette cosi il passaggio della bile dal canale coledoco all’intestino.

Coleretico: stimola la secrezione della bile da parte del fegato, favorendo la digestione dei grassi.

Cordiale: attiva la circolazione del san­gue e stimola le funzioni digestive.

Deodorante: nasconde i cattivi odori.

Depurativo: purifica il sangue aiutando l’eliminazione dei residui con una azio­ne diuretica, lassativa o sudorifera. Detergente: medicamento che ripulisce le piaghe e le ulcere e ne facilita anche la cicatrizzazione.

Diaforetico: v. Sudorifero

Digestivo: facilita la digestione aiutan­do il lavoro dello stomaco.

Dimagrante: favorisce la perdita di peso, sia per una azione diuretica, sia perché provoca diminuzione di appetito. L’op­posto di adipogenico.

Diuretico: completa il processo di eli­minazione depurando il sangue dalle tossine che esso contiene. Alcuni diure­tici eliminano i cloruri e sono utili in caso di edema, altri eliminano l’urea, altri aumentano semplicemente il vo­lume dell’urina.

Drastico: provoca energiche contrazioni dell’intestino con notevole evacuazione di feci.

Elisir: si ottiene facendo macerare piante o estratti di piante in una solu­zione contenente principalmente alcol e zucchero. Certi elisir sono preparati par­tendo da un alcolato, altri contengono vini medicinali.

Emetico: provoca il vomito, il che per­mette di liberare lo stomaco in certi casi di avvelenamento.

Emmenagogo: facilita o aumenta le mestruazioni.

Emolitico: insidia i globuli rossi, provo­cando itterizia o anemia.

Emolliente: esercita un’azione calmante sulla pelle e sulle mucose quando sono infiammate.

Emostatico: arresta l’emorragia sia con azione vasocostrittrice, sia con apporto di elementi coagulanti (vitamine K e P).

Epatico: aiuta le funzioni digestive del fegato e della vescichetta biliare, in par­ticolare la secrezione e l’evacuazione della bile.

Espettorante: favorisce l’espulsione del­le secrezioni bronchiali e faringee.

Estratto fluido: è un estratto ottenuto per soluzione e successiva debole con­centrazione.

Estratto molle: l’evaporazione della soluzione è più spinta di quella dell’e­stratto fluido e lascia come residuo una specie di pasta molle. Nell’America del Sud si serve cosi il caffé.

Estratto: soluzione che contiene una parte dei principi attivi della pianta. Prima si fa essiccare la pianta e poi, tal­volta, la si riduce in polvere. Si tratta la droga o la polvere con un solvente (ac­qua, alcol, etere) che scioglie i principi solubili. Questo procedimento, detto di lisciviazione, è il procedimento classico per preparare il caffé; si fa passare vapo­re acqueo o acqua bollente attraverso i semi macinati. In seguito, si fa evapora­re la soluzione ottenuta, fino alla con­centrazione desiderata.

Eupeptico: v. Digestivo

Eupnoico: regolarizza la respirazione e libera le vie respiratorie.

Febbrifugo: v. Antipiretico

Fluidificante: rende più liquide le secrezioni bronchiali, quindi più facile l’espettorazione. Alcuni fluidificanti hanno, poi, anche un’azione depurativa sul sangue.

Galattofugo: riduce la secrezione lattea.

Galattogogo: favorisce o attiva la secre­zione lattea delle nutrici.

Idrolato: liquido che si ottiene facen­do macerare delle piante fresche o essic­cate nell’acqua e distillando poi la solu­zione. L’acqua di rose è un idrolato.

Idrolito: liquido che si ottiene facen­do sciogliere in acqua una sostanza medicamentosa. E una soluzione. L’ac­qua di fiori d’arancio, preparata per so­luzione nell’acqua di una essenza estrat­ta da quei fiori, è un idrolito.

Insetticida: uccide alcuni insetti e ne allontana altri. Generalmente, i princi­pali insetticidi sono contenuti nelle es­senze volatili.

Intrait: termine francese usato anche da noi per una varietà di estratto vegeta­le. Si usano piante fresche, che si stabi­lizzano, cioè si trattano in modo tale da rendere inalterabili nel tempo le loro.

Ipertensivo: provoca l’aumento della pressione del sangue nelle arterie, spes­so con un’azione stimolante.

Ipnotico: induce al sonno, sia per azione diretta sull’ipotalamo, sia per azione sedativa generale sull’organismo.

Ipocolesterolemizzante: abbassa il tasso di colesterolo nel sangue, riducendo i rischi dell’aterosclerosi.

Ipoglicemizzante: abbassa il tasso di glucosio nel sangue.

Ipotensivo: provoca un abbassamento della pressione arteriosa.

Lassativo: facilita l’evacuazione delle feci, sia aumentandone il volume, sia stimolando i movimenti peristaltici del­l’intestino.

Mellito: sostanza untuosa che si pre­para facendo macerare le piante nel mie­le, oppure facendo bollire un miscuglio di miele e di idrolito. Il miele rosato è un mellito: si ottiene aggiungendo al miele un infuso astringente di petali di rosa gallica; si usa per gargarismo.

Miorilassante: rilassa e riscalda i mu­scoli, calmando le contrazioni con azio­ne revulsiva e antispasmodica.

Mistura: mescolanza di liquidi medi­camentosi che agiscono in sinergia, cia­scuno rinforzando l’azione dell’altro. Si mescolano, così, le piante dotate delle medesime proprietà per farne delle “specie”: le specie antispasmodiche, per esempio, possono raggruppare nella stessa mistura valeriana, fiori d’arancio e achillea.

Mucillaginoso: contiene idrati di carbo­nio che si gonfiano a contatto dell’ac­qua, formando una soluzione vischiosa, la mucillagine.

Narcotico: provoca sonno artificiale e pesante, spesso accompagnato da intor­pidimento della sensibilità.

Oftalmico: utilizzato per alcuni disturbi degli occhi e delle palpebre.

Parassiticida: v. Antiparassitario

Pasta: mescolanza di consistenza mol­le, preparata con zucchero e gomma ara­bica, ai quali si aggiungono principi at­tivi secondo lo scopo terapeutico che si vuol ottenere.

Pettorale: esercita una azione benefica sugli organi dell’apparato respiratorio. Le piante bechiche e quelle espettoranti sono dette pettorali.

Pomata: crema densa in cui i principi attivi sono disciolti in sostanze grasse per facilitarne l’applicazione sull’epi­dermide.

proprietà. Questo viene fatto utilizzando il vapore d’acqua o di alcol; le piante si fanno poi seccare sotto vuoto. Dopo questo trattamento, le piante vengono manipolate come le droghe ordinarie; si estraggono in acqua o alcol e si fa evapo­rare la soluzione ottenuta. L’estratto che si ottiene a questo punto è l’intrait, che possiede le qualità della pianta fresca.

Purgativo: esercita azione fortemente lassativa, accelerando i movimenti peri­staltici dell’intestino e talvolta irritan­done le mucose.

Remineralizzante: permette di ricom­porre l’equilibrio minerale del corpo con apporto di sali minerali e di oligoele­menti.

Revulsivo: provoca, applicato esterna­mente, rossore della pelle accompagnato con calore; usato internamente, contri­buisce a decongestionare gli organi.

Rinfrescante: calma la sete e abbassa la temperatura corporea. Le piante acidu­le, che sono antiflogistiche, sono rinfre­scanti.

Risolvente: produce la risoluzione degli ingorghi e delle infiammazioni, facendo tornare i tessuti allo stato normale.

Rubefacente: produce irritazione e ros­sore della pelle.

Sedativo: calma e regolarizza l’attività nervosa.

Sonnifero:  v. Ipnotico

Spasmolitico: rilassa certi muscoli do­loranti agendo sull’influsso nervoso che comanda il ritmo della contrazione muscolare.

Starnutatorio: provoca gli starnuti.

Stimolante: eccita l’attività nervosa e vascolare. Esistono stimolanti specifici per diversi organi come, per esempio, l’apparato digerente o il cuore.

Stomachico: v. Digestivo

Sudorifero: stimola la traspirazione.

Tintura alcolica: si prepara facendo sciogliere nell’alcol sostanze medica­mentose. Si possono anche far macerare le piante nell’alcol o estrarne i principi attivi per lisciviazione. Le tinture vege­tali sono dosate in modo da contenere una parte di sostanza vegetale per cin­que parti di alcol.

Tonico: esercita una azione stimolante e fortificante, eliminando l’affaticamen­to dell’organismo.

Tranquillante: v. Sedativo

Vaso-costrittore: provoca il restringi­mento dei vasi sanguigni.

Vaso-dilatatore: dilata i vasi sanguigni, provocando gonfiore nei tessuti irrorati.

Vermifugo: fa espellere i vermi dall’in­testino. Si utilizzano allo scopo piante diverse secondo i vermi da cui si è affetti (ossiuri, tenia, ascaridi).

Vescicante: energico revulsivo; usato sulla pelle può anche far comparire delle vesciche.

Vulnerario: v. Cicatrizzante

 
 
 
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